venerdì 30 maggio 2008

Le cose

Le cose

Le monete, il bastone, il portachiavi,
la pronta serratura, i tardi appunti
che non potranno leggere i miei scarsi
giorni, le carte da giunco e gli scacchi,
un libro e tra le pagine appassita
la viola, monumento d'una sera
di certo inobliabile e obliata,
il rosso specchio a occidente in cui arde
illusoria un'aurora. Quante cose,
atlanti, lime, soglie, coppe, chiodi,
ci servono come taciti schiavi,
senza sguardo, stranamente segrete!
Dureranno piú in là del nostro oblio;
non sapran mai che ce ne siamo andati.

Jorge Luis Borges

...questa mattina ho messo in ordine i bottoni della mia nonna. Ho, diciamo così, ereditato tre scatole piene di bottoni, colorati e non, grandi e piccoli e grandissimi e piccolissimi...davvero di tutti i tipi...alcuni sono nuovi, altri di riserva, altri ancora sono stati presi da vestiti ormai da buttare...è tipico della generazione dei nostri nonni, no? accumulare e conservare...perchè non si sa mai. La mia nonna conservava le scatoline dei formaggini belpaese, per metterci i punti delle raccolte, i chicchi di riso da dare agli uccellini, i bottoni appunto,...conservava i sacchetti di carta del pane per metterci la verdura che si compra al supermercato nei sacchetti di plastica, conservava i giornalini informativi di Imola, le cartoline, i vestiti vecchi,...i noccioli delle albicocche per fare il croccante!...non voglio essere nostalgica per partito preso,...
La poesia di Borges è tanto semplice quanto vera...le cose che ci appartengono, vivranno più di noi..però mi piace pensare che allo stesso modo noi continueremo in parte a vivere in tutte quelle cose che abbiamo posseduto e usato, alle quali abbiamo tenuto o per avere le quali abbiamo faticato...una matita, una casa, un paio di occhiali, una bambola... e quelle stesse cose potranno far pensare un pò a noi anche se non ci siamo più, e continueranno quindi a servirci 'come taciti schiavi' anche quando non saremo più noi a usarle.

3 commenti:

Anna ha detto...

Mi piace,mi piace tantissimo!
Grazie!!

Unknown ha detto...

Sì, è uno di quei strani pensieri che a volte possono colpirti, altre ti lasciano indifferente, dopotutto è normale che le cose ci sopravvivano...però, ripeto, ci sono momenti in cui pensieri anche banali come questo possono suonare strani, possono scatenare qualcosa, soprattutto quando sono messi in versi, o magari cantati...

Unknown ha detto...

il pensiero è carino un po' triste ma carino mi pare giusto comunque riflettere sempre sulle cose, su quanto facciamo e viviamo.